A Milazzo i camper, le roulotte e tutti i veicoli comunque attrezzati e trasformati per uso abitativo non potranno più stazionare sul territorio comunale.
Lo ha deciso il sindaco Midili firmando un’ordinanza che dispone espressamente il divieto di sosta, stazionamento ed occupazione su tutto il territorio nelle 24 ore. L’unica possibilità sono dunque le aree attrezzate private o i campeggi presenti.
Chi non rispetterà l’ordinanza sarà sanzionato con una multa sino a 500 euro e si vedrà applicata anche la sanzione accessoria dello sgombero immediato con l’obbligo di pulizia integrale dall’area occupata, rischiando anche la denuncia per violazione dell’art. 650 del codice penale.
Un provvedimento quello del primo cittadino che intende porre fine al fenomeno (che caratterizza soprattutto la riviera di Ponente), tipico soprattutto nel periodo estivo, di accampamento o attendamento abusivo con veicoli ed altro sulle aree pubbliche e aperte al pubblico ricadenti sul territorio comunale, da parte di soggetti che – si legge nel provvedimento – hanno dato luogo a fenomeni dì abbandono sul suolo pubblico di rifiuti e di oltraggio al pubblico decoro.
“Tali aree non sono adeguatamente attrezzate per ospitare il campeggio di questi insediamenti – afferma il sindaco Midili – e la permanenza degli stessi determina e rischia di determinare precarie condizioni igienico-sanitarie dovute alla mancanza delle più elementari norme di igiene. E’ compito dell’Amministrazione comunale prevenire situazioni che potrebbero comportare gravi conseguenze per la popolazione e grave turbamento al regolare svolgimento della vita della collettività determinando oltre ai pericoli già menzionati, anche un fenomeno di degrado urbano”.

Nell’ordinanza si evidenzia che “su tutto il territorio comunale di esistono limitate aree attrezzate ed appositamente predisposta al ricevimento e allo stazionamento di veicoli allo scopo di attendamento e campeggio. D’ora in avanti dunque camper e roulotte potranno solo fermarsi senza però occupare la sede stradale oltre l’ingombro del proprio mezzo e non potendo utilizzare i consueti “stalli di fissaggio” al suolo. Insomma la sosta come una normale autovettura.
Inoltre – sempre dalla lettura del provvedimento sindacale – emerge che “ai privati è fatto divieto di cedere, a qualsiasi titolo, aree di loro proprietà e competenza per lo stazionamento di tende, sacchi a pelo nonché di auto-caravan, caravan, carovane e veicoli comunque attrezzati e trasformati per l’uso abitativo finalizzato ad attività di campeggio, senza che le medesime aree siano conformi alla loro giuridica destinazione urbanistica e adeguatamente fornite dei servizi minimi indispensabili per la sopravvivenza ed attrezzate dal punto di vista igienico-sanitario; divieto anche di scarico dei residui organici e di allacciarsi alle condotte idriche ed elettriche pubbliche e/o di altrui proprietà senza preventiva autorizzazione della Pubblica Amministrazione, degli Enti competenti e dei rispettivi proprietari”.