Immediata replica del sindaco Formica alla nota diramata qualche ora fa da 14 consiglieri comunali che accusavano il primo cittadino di ritardi nel dare il via alla gara per la sosta a pagamento. Formica ha affidato ad una nota il suo pensiero.

“Registro, invero senza particolare stupore – si legge – che una parte del Consiglio Comunale pur di difendere supinamente un’assurda posizione del Presidente che ormai ha definitivamente perso lucidità, capacità di analisi e soprattutto autonomia, si espone pubblicamente diffondendo un comunicato che dà chiaramente la misura di quanto scarso sia il livello di conoscenza che si ha della propria funzione e delle competenze che la legge assegna all’organo consiliare.

Al di là delle questioni legate al ritardo nell’avvio del servizio di sosta a pagamento, dipendenti alla necessità di evitare una gestione che, come quelle del passato, duri lo spazio di qualche mese per via di una pessima programmazione e di promuoverne una che, invece, duri molti anni, sia al passo con i tempi, anche dal punto di vista dell’utilizzo delle moderne tecnologie e si caratterizzi per l’esistenza di una reale strategia nel settore della mobilità urbana, l’art. 32, comma 2, lettera f) della L. 142/90, recepita dalla L.R. 48/91, stabilisce che la scelta del modello di gestione dei servizi pubblici e, quindi, la decisione di affidarlo in concessione ad un soggetto terzo, sia di esclusiva competenza del Consiglio Comunale. Senza tale determinazione non si potrebbe procedere ad alcuna gara e ad alcun affidamento. La delibera del mese di luglio del 2016 fa riferimento ad un piano che fu sottoposto all’esame dell’aula come gesto di trasparenza e con spirito di condivisione che, in parte, è mutato per ragioni tecniche, sicché si rende necessario, per evitare equivoci, un nuovo pronunciamento dell’aula considerato anche il tempo trascorso dal precedente.

Quanto alla questione che venga richiesto un atto di indirizzo, senza scomodare le norme, sarebbe bastato – prosegue il sindaco – che i consiglieri facessero una semplice ricerca su internet per verificare come questo meccanismo sia utilizzato regolarmente in questa materia. In ogni caso, il civico consesso è sovrano e può decidere di modificare la proposta come meglio crede o persino di bocciarla assumendosene la responsabilità. Quel che è certo è che gli uffici stanno già lavorando alacremente, per anticipare i tempi, su indirizzo del Sindaco, che sino ad oggi non aveva mai dubitato della reale volontà del Consiglio di dare in concessione un servizio che, all’evidenza, non può essere gestito con il personale in forza all’ente. Allo stesso modo è certo che la legge prevede la possibilità per il capo dell’amministrazione di formulare proposte all’organo consiliare ed il preciso dovere, per il suo presidente, di convocare l’aula. Questa regola sfugge, insieme a molte altre, al dott. Nastasi che si ostina ad anteporre i propri convincimenti personali e l’esigenza di alimentare il conflitto politico al corretto esercizio dei doveri connessi alla funzione che riveste. In ogni caso credo che la questione sia ormai superata dal momento che la convocazione è stata fatta e, finalmente, si potranno esaminare nel merito le questioni, fuori dalle polemiche e dalle volgarità che, purtroppo, sembrano sempre più caratterizzare la vita della nostra città”.