Il consigliere Alessio Andaloro ha comunicato nel corso della seduta di consiglio comunale tenutasi questa mattina la decisione di lasciare Forza Italia. Lo ha fatto leggendo un documento che ha poi consegnato all’ufficio di Presidenza. Si è passati quindi all’argomento all’ordine del giorno, che era la relazione degli assessori della giunta Formica sull’attività espletata in questo triennio, ma la questione si è subito arenata per l’assenza dei rappresentanti dell’esecutivo. Presente in Aula solo Damiano Maisano che ha però precisato di partecipare ai lavori solo in qualità di consigliere comunale.
Una giustificazione all’assenza del sindaco l’ha data Francesco Alesci, per una contemporanea riunione con le rappresentanze sindacali, proponendo  il rinvio della seduta di 24 ore, “perché diventa indispensabile –ha detto- che il sindaco venga a riferire, così come gli assessori dovrebbero svincolarsi da certe imposizioni e non rimanere vincolati alle poltrone”.
L’invito agli assessori a relazionare era stato avanzato esattamente un mese fa –ha riferito il presidente del consiglio Gianfranco Nastasi-, ma non ha trovato seguito. La dichiarazione del sindaco, secondo cui gli assessori non sono tenuti a relazione in aula ai consiglieri è stata giudicata dal consigliere Antonio Foti “irrispettosa” nei confronti dell’organo che rappresenta i cittadini, mentre Giuseppe Midili ha sostenuto che non c’è alcuna norma che vieta agli assessori di relazionare in consiglio comunale. In chiave critica e polemica, nei confronti dell’assessore Presti, un intervento di Francesco Rizzo che ha evidenziato soprattutto come sia stato lasciato al buio il Castello, che è il fiore all’occhiello della città, e soprattutto in un momento in cui sta esplodendo la stagione turistica. La riunione consiliare, nel pensiero del consigliere Fabrizio Spinelli sarebbe stato anche un momento utile ed opportuno per un confronto in aula tra assessori e consiglieri, però, visto l’andamento dei lavori d’aula -ha concluso- “credo abbiano fatto bene a non intervenire”. Peraltro, non c’è una norma –ha aggiunto- che prevede obbligo per gli assessori di relazionare in consiglio; mentre, in replica a chi accusava l’amministrazione di carenza di progettualità, ha attribuito all’assenza di strumenti finanziari il mancato svolgimento del programma.
Alla fine i capigruppo presenti hanno deciso di far riconvocare il consiglio tra una settimana con  lo stesso ordine del giorno.