Su richiesta di 13 consiglieri si è tenuta una seduta urgente in consiglio comunale per affrontare le criticità che si sono evidenziate sulla SS.113 e sull’Asse viario che collega la città con la statale a causa degli enormi ingorghi che si sono verificati soprattutto nei giorni di fine settimana ed ultimamente nel periodo delle festività che precedono il Natale e che di fatto mandano in tilt la viabilità.
L’obiettivo dell’adunanza la ricerca di iniziative per trovare soluzione al problema.

Diversi interventi e tutti con un denominatore comune: assunzione di iniziative, anche forti ed in tempi brevi, per evitare che Milazzo sia ancora ostaggio del traffico e che resti bloccata anche l’entrata e l’uscita dall’ospedale.

Proposte condivise negli interventi, ad iniziare da quello di Giuseppe Midili che ha fatto il punto con un rapido, ma incisivo, excursus, facendo emergere come nel tempo sia stato fortemente condizionata la finalità dell’asse viario con la nascita e poi l’espandersi del Parco Corolla e il sorgere di altri centri commerciali, che di fatto hanno chiuso in una morsa Milazzo, San Filippo del Mela ed il casello autostradale. A dimostrare come il tutto sia avvenuto anche con troppa leggerezza e senza i necessari controlli lo dimostra pure il fatto che era stata prevista una rotatoria, a carattere temporaneo, all’interno dell’asse viario –ha detto Midili- per il periodo in cui doveva sorgere il Parco Corolla, per poi costruire una sopraelevata, ma di fatto quella della rotatoria è presenza definitiva e serve a far defluire il traffico in entrata ed in uscita dai centri commerciali, mentre nessuno fa più menzione della sopraelevata. A seguire l’installazione di semafori a carico dei centri commerciali, poi fatti rimuovere dall’Anas, mentre i centri commerciali non garantiscono entrata e uscita degli autoveicoli, concorrendo alla critica situazione che si registra con cadenza sempre più ricorrente. Dalla costatazione della situazione alle proposte. E per Midili bisogna fare intervenire subito Anas e Prefetto per risolvere il problema di concerto con le amministrazioni locali interessate ed i titolari dei centri commerciali; nelle more chiudere in entrata l’asse viario per motivi di sicurezza; quindi, l’invito al sindaco nel promuovere una urgente azione di forza, e sarò accanto a lui –ha assicurato Midili-, perché la città è ostaggio della viabilità e l’asse viario, che è costato 40 milioni di vecchie lire, vede vanificata la sua funzione.

Dal consigliere Alessio Andaloro la proposta di tenere il consiglio aperto fino a quando non sarà risolto il problema, e, se si riterrà necessario ed opportuno, lo stesso non ha escluso l’eclatante iniziativa di tenere una seduta di consiglio aperta proprio all’ingresso dell’asse viario con rinuncia al gettone di presenza. Nessun dubbio che la situazione che si è venuta a creare determini pure un problema di ordine pubblico, e, pur se ha escluso posizioni preconcette verso i centri commerciali, Antonio Foti ha posto al centro le prerogative della città, ribadendo come l’asse viario rappresenti anche una via di fuga nel malaugurato caso di una evacuazione, in presenza sul territorio di grossi complessi industriali. Antonio Italiano ha fatto risalire tutto alla mancanza nel tempo di una adeguata programmazione e ha individuato il problema di fondo nella sicurezza che non c’è, per cui ha invitato tutti a mettersi insieme ed agire unitariamente. Proposta di tenere il consiglio aperto rilanciata anche da Francesco Alesci, invitando tutti gli attori che devono concorrere nel gettare le basi per risolvere il problema, superando l’attuale stato di cose e decongestionando il traffico.