L’inizio dell’anno scolastico ha riproposto i problemi di sempre nel settore viario e soprattutto le strade di collegamento con i plessi scolastici sono diventate intransitabili per la presenza di un numero di vetture spropositate e di bus pubblici e soprattutto privati che trasportano gli studenti delle scuole superiori, ma anche medie, residenti fuori comune.

Una situazione che ha indotto l’Amministrazione ad operare dei correttivi e questa mattina è stata convocata a palazzo dell’Aquila una riunione con i titolari delle società di trasporto privato, presenti anche i dirigenti scolastici, per trovare una soluzione al problema. E ciò alla luce anche di una ordinanza del novembre scorso del comandante della Polizia locale che praticamente vieta l’accesso dei bus privati nel centro cittadino obbligandoli alla fermata in via dei Mille. Una disposizione però spesso derogata.

«Occorre trovare un’intesa fermo restando che serve il sacrificio di tutti – ha affermato il sindaco Pippo Midili, intervenuto alla riunione assieme agli assessori Beatrice De Gaetano e Maurizio Capone e alla comandante della Polizia locale, Giuseppa Puleo –. Non è più possibile accettare il caos che si registra nella via Risorgimento, via Magistri e via Matteotti nelle ore d’ingresso e uscita».

La proposta dell’Amministrazione è stata quella di permettere il transito ai bus privati nel centro cittadino solo dalle 7,30 alle 7,50  e poi, alla fine delle lezioni di posticiparlo di dieci-quindici minuti rispetto all’orario di uscita per evitare ingorghi.

Alle perplessità dei titolari delle varie società la comandante dei vigili Puleo ha spiegato che si stanno studiando anche altre alternative, a medio termine e per questo si chiede collaborazione a coloro che svolgono il servizio  e alle stesse famiglie visto che  non  rappresenta sicuramente un sacrificio per i ragazzi giungere in anticipo a scuola, oppure, come nel caso degli studenti dell’istituto d’Arte percorrere alcune centinaia di metri per raggiungere l’ingresso del plesso.

I dirigenti scolastici da parte loro hanno condiviso la necessità di una migliore regolamentazione del servizio di trasporto, anche nell’ottica di una più efficace organizzazione dell’attività didattica.