Sull’area marina protetta interessante discussione in una seduta consiliare convocata dal presidente Alessandro Oliva su richiesta dei consiglieri d’opposizione Lorenzo Italiano, Antonino Amato, Giuseppe Crisafulli, Alessio Andaloro e Damiano Maisano, che contestavano la previsione di un ingresso a pagamento alla Piscina di Venere, come anticipato da alcune notizie di stampa.

In merito, il Presidente dell’Area Marina Protetta “Capo Milazzo”, Giovanni Mangano, ha sgombrato il terreno da ogni equivoco spiegando di non aver parlato di ticket d’ingresso, ma della necessità di regolamentare l’accesso, trattandosi di 30.000 persone che da luglio a settembre usufruiscono di quell’area.
Ha poi informato le forze politiche sui numerosi interventi effettuati per eliminare il degrado che c’era e la previsione di dotare la Piscina di tutti i servizi necessari e della regolamentazione degli ingressi. Quindi ha fatto la cronistoria dell’attività svolta dopo la istituzione dell’AMP, riferendo delle cose fatte, sia a ponente che a levante, riferendo delle “battaglie” sostenute per avere in gestione dell’area delle “Casermette”, di un finanziamento di 95.000 euro per la loro ristrutturazione, proseguendo poi con l’intenzione di rendere migliore l’accesso sempre alla Piscina di Venere, dotando la zona di servizi (installando ad esempio dei bagni, oggi inesistenti) e a quel punto, “una volta realizzato si può anche pensare a chiedere un contributo per l’accesso alla Piscina di Venere, razionalizzando ovviamente gli ingressi”.
In chiusura il presidente  ha informato i consiglieri sul monitoraggio ambientale, ha parlato degli ormeggi, di campi boe, di incremento della fauna ittica, dei permessi di pesca a professionisti e dilettanti, di immersioni, di pesca sportiva e subacquea, dell’organizzazione del trasporto passeggeri per escursionismo all’interno dell’Area Marina Protetta. “E questo nonostante la carenza di personale non potendo procedere ad assunzioni, fatta eccezione per un direttore, unico personale che si può assumere mediante concorso; il resto –ha ribadito-  è soltanto volontariato”.

 Insomma, superati i problemi dei primi anni, adesso si procede programmando in prospettiva dando luogo ad iniziative concrete con la necessaria pubblicizzazione e la presenza dell’AMP in ogni possibile contesto nazionale ed internazionale.

Quale Presidente dell’assemblea dei soci, il Sindaco Pippo Midili ha fatto cenno al piano regolatore generale del Comune per dare informazioni sulla sentieristica e sulle aperture interessanti i versanti di ponente e levante “per dare un’offerta più completa a chi viene a fare turismo”, anche per il fatto –ha aggiunto ancora- che in campagna elettorale e nel programma abbiamo detto di puntare sul turismo ambientale.

Focalizzando poi il suo intervento sulla Piscina di Venere, Midili ha parlato della situazione esistente prima, e come si presenta ora dopo gli interventi di bonifica, dei servizi assicurati e di quelli che si intendono realizzare, per restituirla alla piena e soddisfacente fruizione, offrendo servizi ai turisti, e per questi si dovrà pagare. Concludendo il suo intervento, Pippo Midili si è dichiarato fermamente convinto che la città deve darsi un valore, e quindi -rispondendo a Lorenzo Italiano ed ai richiedenti della seduta consiliare sull’AMP- ha ribadito di aver detto al presidente che la Piscina di Venere va valorizzata al massimo, per cui è giusto dare servizi, ma è altrettanto giusto che chi tali servizi utilizza, li paghi.