Proficuo incontro con il Commissario Straordinario dell’Autorità Portuale di Messina, Antonino De Simone, ed il suo staff di vertice, alla presenza del Comandante della Capitaneria di Porto, C.F. Francesco Terranova, per fare il punto sulle problematiche inerenti il porto e notizie sul relativo piano regolatore.  Un  appuntamento richiesto da diversi consiglieri.

In apertura il comandante Mario Sciotto parlando del piano regolatore del porto, ha fatto presente come non sia stato dato alcun seguito alla previsione di banchinamento del molo XX luglio fino al molo di sottoflutto ed ha fatto cenno alla mancanza di collegamento diretto con l’asse viario, per cui mezzi pesanti ed autovetture diretti al porto transitano nel centro della città.

Il commissario De Simone affrontando le problematiche riguardanti le banchine, i collegamenti, le strutture presenti che si presentano inadeguate, ha espresso il proprio punto di vista sull’area Sin, per considerare fondamentali le infrastrutture, che sono indispensabili per la vita dell’attività portuale. Entrando nel merito del piano regolatore, il segretario dell’Autorità Portuale, Gentile si è soffermato sugli aspetti determinanti della viabilità e il previsto collegamento con il porto bypassando la viabilità cittadina. Una fase nella quale l’Autorità Portuale può solo compartecipare –ha precisato-, non potendo effettuare alcuna  intervento sulla viabilità cittadina.

Infine, attenzione rivolta alla mancata destinazione dei molini Lo Presti ed alle ripercussioni sullo strumento urbanistico del porto, per concludere sollecitando una unità di intenti e di interessi tra i Comuni di Milazzo, San Filippo del Mela e Pace del Mela, per andare nella stessa direzione, ad evitare prese di posizione alla Regione sul piano regolatore, e se questo succede –ha detto- non possiamo farci nulla.

Della mancata soluzione dei problemi portuali ha parlato anche Alessio Andaloro, che ha considerato fondamentale il collegamento viario con l’asse viario; quindi ha chiesto indicazioni sulla delimitazione della Zes. Le aree interessate sono quelle ricadenti nella zona Asi –come ha fatto presente il segretario dell’A.P.-, mentre, riferendosi all’Autorità di Sistema, ha detto che sono i Comuni che devono far pervenire le proposte, sulle quali poi decide la Regione. Sono due le Zes regionali, però l’Autorità Portuale rappresenta una cabina di pilotaggio –ha detto De Simone-, anche se poi tutto risale all’Autorità di Sistema.

Notizie sul pontile di Giammoro sono state fornite al consigliere Maurizio Capone, facendo emergere che ci sono ritardi che potrebbero circoscriversi in circa 6 mesi, ma sono state comunque avviate le trivellazioni in acqua.

Richiamando l’accordo di programma del 2011, il consigliere Antonino Foti ha detto che bisogna vedere come intercettare i traffici e come poter dare complessivamente respiro alla stessa.

Infine, un accenno all’importanza dei lavori sulla banchina XX luglio, su cui passa un pezzo del futuro della città. Dal Commissario De Simone poi l’invito a ragionare insieme su Sin e Zes, perché solo così si possono risolvere i problemi, nella consapevolezza che bisogna riprendere il molo Marullo, spostare i traffici pesanti, perché è questo il futuro del porto di Milazzo. Pertanto, la necessità di spostare più a sud quelle attività interessate al traffico pesante che va portato fuori dal cuore della città. Sulla stessa frequenza l’intervento di Mario Sindoni.